Conte, retroscena horror di Minzolini: "Chi vuole mettere al Viminale". Nome impensabile: siamo rovinati
Il totoministri è impazzito, e checché ne dica Giuseppe Conte ("Non ci crederete, ma la mia priorità oggi è il programma") tra Pd e M5s volano nomi impensabili solo fino a qualche giorno fa. Secondo Augusto Minzolini, in un suggestivo retroscena sul Giornale da Palazzo Chigi, il premier incaricato si sente ormai in tasca una "maggiore autonomia" e questo lo porta "a prodursi in dissertazioni spericolate". Leggi anche: "Perché Conte non ha mai pronunciato la parola immigrazione" Per la Difesa, ad esempio, l'avvocato immagina il suo consigliere militare a Palazzo Chigi. Ma il meglio (o il peggio, a seconda dei punti di vista) lo riserba per il Viminale, il Ministero degli Interni vero ruolo-chiave perché chiamato a segnare la vera discontinuità con Matteo Salvini. Il sogno di Conte sarebbe far nominare un suo conterraneo, niente meno che il governatore della Puglia Michele Emiliano, ex Pd e anello di congiunzione vivente tra M5s e la ultra-sinistra di LeU. "Probabilmente si tratta solo di boutade, enfatizzate nei corridoi del Palazzo - è il commento di Minzolini -, ma danno l'idea che più trascorrono i giorni e più sulle caselle dei ministri potrebbero innescarsi nuovi bracci di ferro".