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Luigi Di Maio, ambizione suicida: "Vuole un altro ministero". Dove potrebbero spedirlo: finito

Giulio Bucchi
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Ha rinunciato al ruolo di vicepremier, Luigi Di Maio, ma non a quello di un ministero di peso. L'ormai ex titolare di Mise e Lavoro, due dicasteri di importanza cruciale, non si rassegna e anzi rilancia: vuole il Viminale. Dal Pd però frenano, considerando a ragione il Ministero degli Interni come il vero punto-chiave di discontinuità rispetto all'esperienza del governo di Lega e M5s. Leggi anche: Salvini, guarda cos'hai combinato. Ecco il governo Monti di Pd e M5s: chi mandano in Europa Così, secondo il Corriere della Sera, l'ultima voce di un toto-ministri impazzito e bloccato da veti, contro-veti e contrappesi riferisce di una proposta al limite del suicidio politico: il Ministero per il Sud occupato negli ultimi 14 mesi, con esiti disastrosi, dalla grillina Barbara Lezzi. Di fatto, i dem consegnerebbero sì a Di Maio il suo "feudo elettorale", ma lo darebbero in pasto a Matteo Salvini e alla Lega, che lo bombarderebbero quotidianamente su temi come le autonomie e le politiche assistenzialiste per il Meridione. Più che un contentino, una polpetta avvelenata: buona fortuna.

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