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Marco Travaglio confessa: perché la faccia cupa di Di Maio è un presagio sul trionfo di Salvini

Cristina Agostini
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"Il volto pietrificato di Luigi Di Maio, accanto a Giuseppe Conte, la dice lunga su quello che Padellaro chiama il Governo dei Malavoglia. Non ce la fa proprio a sorridere, il capo 5Stelle, nemmeno dopo gli inviti di Grillo". Marco Travaglio, nel suo editoriale su Il Fatto quotidiano, esprime un suo presentimento sul futuro del governo. "Parliamo di un giovane di 33 anni che ha bruciato tutte le tappe", che è stato "vicepremier e bi-ministro del Lavoro", "ora ministro degli Esteri". Insomma, "nessun ragazzo del Sud con quei trascorsi ha mai fatto tanta strada. Perché non sorride". Leggi anche: "Voto negato, non siamo cretini. Grillini e Pd? Temo il Medioevo": Carlo Nordio, rabbia e tormenti Forse, conclude Travaglio, "la maschera di Di Maio riassume il vero enigma del nuovo governo: riusciranno i nostri eroi a mescolare e contaminare le proprie diversità, assorbendo le poche virtù dei rispettivi alleati per migliorarsi? Ci accontenteremmo che non si facessero contagiare dai vizi altrui. Fra due litiganti, c'è sempre un terzo che gode. E sappiamo chi è".

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