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Daniela Santanchè smonta il business dell'immigrazione: "Dire che c'è lavoro per loro è una supercazzola"

Caterina Spinelli
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"Non è che me lo invento io il business dell'accoglienza, non le ho fatte io le intercettazioni nelle quali si diceva che gli immigrati facevano guadagnare di più della droga". Daniela Santanchè, ospite a L'Aria Che Tira su La7, commenta il tanto discusso tema dell'immigrazione: "Dire che c'è il lavoro nella nostra nazione per integrare i migranti è una supercazzola, semplicemente perché il lavoro non c'è!".  Leggi anche: Daniela Santanchè, strana rivelazione: "Chi mi ha chiesto di mettergli il guinzaglio" E ancora: "È inutile che su questo argomento ci sia un approccio ideologico, perché abbiamo sentito l'ex capo di gabinetto di Minniti che non è proprio un politico, ma un tecnico che ha detto quello che ha fatto il governo Minniti. Attaccato non da noi, ma dall'esecutivo che ora è alla maggioranza e che dice che bisogna togliere tutto financo quello che ha fatto Minniti". Dire che non servono quelle politiche che sono state fatte, spiega la Santanchè, è dire delle "cavolate".  Il lavoro come integrazione degli immigrati è una “supercazzola” semplicemente perché il lavoro non c'è! Ho cercato di farlo capire agli altri ospiti in trasmissione ⬇#lariachetira pic.twitter.com/qdDbkqNOu1— Daniela Santanchè (@DSantanche) September 12, 2019

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