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Regionali, Davide Casaleggio cerca di convincere Di Maio ad allearsi con il Pd: il timore di rimanere al palo

Caterina Spinelli
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Sulle possibili alleanze alle prossime elezioni regionali, il Pd è pronto (come dargli torto), Di Maio chiude, Casaleggio è ancora incerto. Su questo i Cinque Stelle sono divisi: il leader grillino pensa che il voto in Umbria ed Emilia Romagna (oltre a quello in Calabria) sia un'ottima occasione per umiliare ed indebolire i dem, che rischiano di perdere - come ricorda Il Giornale - in due simboliche piazzeforti rosse. Così cerca di mettere paletti, e assicura che "la parola alleanza per le regionali non è oggi all'ordine del giorno". Leggi anche: Sondaggio di Antonio Noto, male i partiti personali: "Renzi al 5 per cento" Ma il capo azienda Casaleggio guarda più al sodo: senza alleanze, i Cinque Stelle rischiano di rimanere al palo. Il problema è il tempo: in Umbria si vota il 27 ottobre, e la fretta minaccia di rendere tutto più complicato. In Emilia Romagna l'ostacolo riguarda invece il candidato: l'uscente Stefano Bonaccini, del Pd, viene considerato un ottimo governatore anche dai pentastellati, ma non potrebbero mai ammetterlo. Il laboratorio strategico è però il Lazio, e in prospettiva Roma: il segretario dem Zingaretti, nella sua veste di governatore, ha offerto - prosegue il quotidiano - i due assessorati lasciati liberi da neo-sottosegretari (Bonaccorsi e Manzella) ai grillini. Un'avance difficile da rifiutare.

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