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Lucia Borgonzoni, leghista per la storia. "Non mi spaventa": da Pontida all'Emilia rossa, trionfo salviniano

Giulio Bucchi
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"Dopo quanto si è visto a Roma, è chiaro a tutti che quella era la scelta giusta". Lucia Borgonzoni è la donna leghista più chiacchierata del momento. Star in tv, protagonista in Parlamento (nei giorni della fiducia ha mostrato in aula al Senato la maglietta "parlateci di Bibbiano", scatenando il caos) e domenica a Pontida, e presto potrebbe entrare nella storia come prima governatrice non di sinistra dell'Emilia Romagna. Leggi anche: "Cosa le ha detto Conte sui migranti". Borgonzoni, il retroscena: ora è tutto più chiaro Fondamentale, l'aver superato a Pontida lo "choc della crisi". "Il nostro popolo ha capito la scelta di Matteo Salvini di chiudere l'esperienza di governo con i 5 Stelle", spiega al Corriere della Sera, che non nega come all'inizio "c'è stata un po' di sorpresa. Anch'io me lo sono visto chiedere per giorni da tanta gente". La vera sfida però è quella che la riguarda in prima persona: sfiderà il governatore uscente Stefano Bonaccini e, forse, una nuova e inedita alleanza Pd-M5s (in quale forma, ancora non è dato sapere). "Non mi spaventa", assicura la senatrice che crede nella vittoria. "Solo qualche anno sarebbe stato impossibile. Ma ormai è chiaro che non siamo pericolosi e razzisti. Le piazze piene dimostrano che di noi ci si può fidare".

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