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Matteo Renzi, i sondaggi danno il suo partito attorno al 5%: "Potrebbe entrare in concorrenza con Conte"

Caterina Spinelli
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Per ora il partito di Matteo Renzi è ancora difficile da testare: "È come se sul mercato arrivasse un prodotto ancora senza packaging, senza marca e dal contenuto non immediatamente riconoscibile...", suggerisce Alessandra Ghisleri che, con la sua Euromedia Research, ha sondato il terreno dei consensi. Il dato, elaborato per Porta a Porta di Bruno Vespa, è di febbraio-marzo, quando si iniziò a parlare di una separazione in casa del Pd: "Allora misurammo il bacino di utenza degli elettori potenzialmente interessati al progetto e lo fissammo tra il 6% e l'8%, specificando anche che non tutti gli interessati avrebbero poi votato un eventuale partito di Renzi" ha spiegato al Corriere della Sera. Leggi anche: Salvini contro Renzi: "Cosa non si fa per le poltrone" Altro dato, forse anche più pessimista, è quello di Lorenzo Pregliasco, fondatore di YouTrend, che parte da un dato estrapolato per Sky in piena crisi di governo: "In quei giorni la fiducia in Renzi era del 15-20% . Un dato molto basso che realisticamente accredita un partito che si richiama a Renzi intorno al 3%-3,5%". Il presunto partito dell'ex premier per Roberto Weber di Ixè non raggiungerebbe "neppure la soglia del 5%". I numeri di Renzi potrebbero incontrarsi - o, vista la situazione attuale - scontrarsi con quelli di Giuseppe Conte: "I due potrebbero entrare direttamente in concorrenza - suggerisce Carlo Buttaroni (Tecné) - e per questo Renzi e i suoi devono augurarsi che il governo Conte faccia bene ma non benissimo. Altrimenti il dividendo se lo prendono altri".

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