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Maria Elena Boschi, Dagospia: perché è felice come una Pasqua dopo l'addio di Renzi al Pd

Davide Locano
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Dopo lo strappo, inizia la fase due di Matteo Renzi. Una fase due che viene anticipata da una ricostruzione di Dagospia, secondo cui l'obiettivo principe del fu rottamatore è il ritorno a palazzo Chigi. Scontato che sia il suo obiettivo, assolutamente meno scontato che ce le faccia. Si parte dal perché ha lasciato alcuni dei suoi fedelissimi nel Pd, quali Lotti e Marcucci, che fungeranno da "sentinelle che gli riferiranno quello che accade" el suo ex partito. Renzi è convinto del fatto che la lotta sarà tra lui e Matteo Salvini, magari riuscendo a tenere duro fino al 2023 per far crescere i suoi consensi e, soprattutto, per eleggere il prossimo presidente della Repubblica con questa maggioranza. Piano ambizioso, molto ambizioso, così come è molto pronunciato (eufemismo) l'ego dell'uomo da Pontassieve. Leggi anche: "Fatemi capire una cosa...": Boschi 'intercettata' con Renzi Nella ricostruzione di Dagospia, un passaggio interessante è riservato a Maria Elena Boschi, che ovviamente segue Matteo. Viene descritta "felice come una Pasqua". Questo perché "si è tolta di mezzo Lotti con cui non andava d'accordo (ed evita il contraccolpo mediatico in caso di condanna Consip). E poi perché finalmente avrà di nuovo un ruolo, quello di capogruppo alla Camera di Italia Viva". Insomma, la Boschi al centro del progretto di Renzi. Il quale vorrebbe aggregare al suo gruppo al Senato anche il democristiano Casini e il socialista Nencini, il quale grazie a un trucchetto procedurale garantirebbe l'esistenza stessa del gruppo.

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