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Marco Minniti dimentica i propri errori e punta il dito contro Salvini: "La Bossi-Fini va superata"

Caterina Spinelli
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"Quella dei porti chiusi non era e non sarà mai una strategia, ma una drammatica propaganda che serviva a nascondere due cose: gli sbarchi nel nostro Paese non si sono mai fermati, anzi il 90% degli arrivi è direttamente gestito dagli scafisti, quindi con un trionfo della illegalità". Marco Minniti, ex ministro dell'Interno commenta così sulle pagine del Fatto Quotidiano la situazione italiana. Situazione che, per la sinistra, potrebbe essere cambiata dopo il Patto di Malta: "Un gruppo di Paesi ha convenuto sulla redistribuzione automatica degli arrivi nei due primi approdi nel Mediterraneo centrale, Malta e Italia. Costituisce una assunzione molto importante di responsabilità. Per la prima volta siamo a una rottura del linguaggio e nelle vicende diplomatiche esprime una potenzialità. Ci siamo trovati di fronte a un'Europa più consapevole che sul terreno delle migrazioni si gioca un destino comune". Leggi anche: Di Maio teme Salvini e ora fa marcia indietro sull'immigrazione E poi sulla Bossi-Fini, la legge in vigore nel nostro Paese che inasprisce le pene ai trafficanti di esseri umani e che non piace all'Ue : "Occorre superarla per gestire l'immigrazione con i Paesi di provenienza. Gestire la componente di solidarietà con i corridoi umanitari e quella economica attivando nelle ambasciate le liste di coloro che vogliono venire nei nostri Paesi".

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