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Ius Culturae, la fronda in Forza Italia: ecco chi vuole la cittadinanza automatica ai migranti

Cristina Agostini
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"Siamo ancora all'inizio" dice Giuseppe Brescia, pentastellato, presidente della commissione Affari costituzionali che ha annunciato che dal 3 ottobre alla Camera si discuterà lo ius culturae. Oltre al testo a prima firma di Laura Boldrini (che all'epoca della stesura era di Liberi e uguali) ne spunta uno di Renata Polverini, di Forza Italia, che introduce esattamente lo ius culturae, la cittadinanza agli immigrati che abbiano completato almeno un ciclo di studi. Leggi anche: "Ius culturae? Povera Italia...". Salvini, dichiarazione di guerra: mai la cittadinanza ai migranti "Naturalmente arriverà anche un testo M5S", annuncia Brescia, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Soddisfatto il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci: "Giusto portare finalmente all'approvazione lo ius culturae". Unico contrario sembra essere, oltre a Matteo Salvini, il suo ex alleato Luigi Di Maio. Che pensa agli immigrati: "Non potevamo fermarci alla redistribuzione", "dobbiamo andare oltre bloccando le partenze. Dobbiamo lavorare in loco".

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