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Silvia Sardone, rinviato a giudizio il piddino che la aggredì in tv: il partito non commenta

Stefano Boffa
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Niente archiviazione per Vito Romaniello. L'ex consigliere comunale del Pd di Sesto San Giovanni è stato rinviato a giudizio per l'aggressione all'europarlamentare leghista Silvia Sardone. Il fatto risale al 2017, quando Romaniello, durante un acceso dibattito in diretta tv, aggredì la Sardone, all'epoca consigliere comunale nelle fila di Forza Italia, causandole un trauma al polso, al gomito e all'avambraccio attraverso una violenta strattonata al braccio destro. Lo strattone fu così violento che, come ricordò la stessa Sardone, le forze dell'ordine dovettero chiamare l'ambulanza. Leggi anche: Sgarbi, frecciata a Berlusconi: "Tutta la verità su Silvia Sardone" Il sindaco forzista di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, ha sottolineato come nessuno del Pd, allora, prese le distanze da Romaniello, tant'è vero che non venne nemmeno tolto dalle liste elettorali nonostante le numerose sollecitazioni. Ora il primo cittadino sestese si chiede: "Dopo il rinvio a giudizio, il Partito Democratico di Sesto San Giovanni non ha nulla da dire? La violenza sulle donne va condannata solo se di mezzo ce n'è una di sinistra? Le donne di centrodestra, invece, meritano di essere aggredite? Ci diano delle risposte". Risposte che difficilmente arriveranno.  

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