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Siria: Consiglio regionale lombardo 'Giunta chieda a governo stop armi a Turchia'

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AdnKronos
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Milano, 15 ott. (Adnkronos) - Intervenire presso il Governo nazionale per promuovere in tutte le sedi istituzionali europee e internazionali la ferma condanna di quanto avvenuto in questi ultimi giorni nella regione curda del Rojava e adoperarsi per sollecitare l'attivazione di tutti i canali diplomatici per spingere il Governo turco a cessare gli attacchi contro i curdi nel Nord della Siria. Lo chiede la mozione urgente approvata oggi in Consiglio regionale, presentata e illustrata dal capogruppo di +Europa Michele Usuelli e sottoscritta anche dal Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi e da tutti gli altri capigruppo consiliari. Il documento impegna inoltre la Giunta regionale a intervenire presso il Governo italiano per sospendere con effetto immediato tutte le forniture di armamenti e sistemi militari verso le Turchia, secondo quanto previsto dalla legge 185 del 1990. “L'Italia è il Paese dell'Unione europea che autorizza più esportazioni di armi alla Turchia –ha sottolineato Michele Usuelli- per un importo totale che nel 2018 ha superato i 362 milioni di euro, ponendo la Turchia al terzo posto come miglior acquirente mondiale di armi in Italia”. Nel corso del dibattito sono intervenuti numerosi Consiglieri regionali dei vari gruppi consiliari a sostegno dei contenuti della mozione, esprimendo condanna per l'operazione militare turca e manifestando solidarietà al popolo curdo. In serata il Consiglio regionale ha quindi dato via libera a scrutinio segreto con 37 voti a favore, 31 contrari e 2 astenuti a un'altra mozione urgente presentata da Andrea Monti (Lega) con la quale Consiglio regionale esprime solidarietà alla Catalogna dopo le condanne tra i 9 e i 13 anni di carcere inflitte ieri a dodici esponenti politici catalani con l'accusa di sedizione e appropriazione indebita. Nello specifico il documento approvato auspica un ritorno al dialogo fra lo Stato spagnolo e la Generalitat catalana “nel rispetto della libertà d'espressione e dei principi democratici consolidati nella Comunità europea”, ed esprime “piena solidarietà ai detenuti politici catalani oggi condannati al carcere nonché al popolo e alle istituzioni catalane tutte”. La mozione inoltre invita il Governo italiano a convocare l'ambasciatore spagnolo “per esprimere formale protesta in sede ufficiale e diplomatica e chiedere l'immediata scarcerazione di coloro che sono a tutti gli effetti prigionieri politici”. Recependo un emendamento dal capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi, la parte finale del testo invita il Governo nazionale ad adoperarsi presso il proprio ambasciatore a Madrid “per ripristinare il minimo ordine democratico nei confronti degli esponenti e del popolo catalano”. Accolto infine anche un emendamento di Michele Usuelli (+Europa) che impegna la Giunta regionale a “promuovere iniziative di approfondimento delle istanze di autodeterminazione e autonomia dei popoli”. Respinte infine le due mozioni iscritte all'ordine del giorno, una sul bando a favore dei Comuni dell'area mantovana per favorire il ripopolamento e la rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma del 2012 di cui era prima firmataria Antonella Forattini del Partito Democratico (28 voti a favore e 33 contrari), e l'altra sulla revoca dell'incarico del Difensore regionale, primo firmatario Marco Fumagalli (M5S), bocciata con 31 voti a favore, 39 contrari e una astensione. Durante la discussione di quest'ultima mozione i Consiglieri di maggioranza hanno abbandonato l'Aula senza partecipare ai lavori, dopo che il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi aveva espresso forte dissenso sui contenuti della mozione e sulla sua opportunità.

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