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Isabella Conti, la nuova Boschi di Renzi che svela gli altarini del Pd e Lega Coop: "Pressioni e pressioni"

Giulio Bucchi
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Le fortune di Isabella Conti, la "nuova Boschi" entrata nelle grazie di Matteo Renzi, politicamente è nata nel 2015. La sindaca di San Lazzaro di Savena (Bologna), che ha appena lasciato il Pd per Italia Viva e che parteciperà da protagonista alla decima Leopolda, è stata rieletta con l'80% dei voti anche grazie alla sua linea dura contro le coop rosse, una posizione che le attirò le simpatie degli elettori e le antipatie dei dem. Leggi anche: Isabella Conti alla Leopolda, "Maria Elena Boschi non l'ha presa bene"   La Conti, ricorda il Fatto quotidiano, "decise di bloccare un mega progetto edilizio, la cosiddetta colata di Idice (un affare da 290 milioni di euro) che prevedeva la costruzione a San Lazzaro di 582 nuovi appartamenti, una new town che sarebbe dovuta sorgere sopra una zona verde". Da neo-sindaca, bloccò l'ultima fideiussione bancaria da 13 milioni di euro che avrebbe dato il via libera definitiva al progetto. "Ricevetti pressioni su pressioni - spiega la sindaca al Fatto -. Io, i miei assessori, i dirigenti del Comune. Il Pd mi lasciò completamente sola. Perché in quel progetto c'era una grande partecipazione di Lega Coop". E Renzi? "Il 3 gennaio del 2015, quando lui era premier e segretario e io ero in piena crisi, mi arrivò una telefonata. Era lui. Mi ascoltò. E mi disse vai avanti. Quando sono stata rieletta, invece dal Pd non mi è arrivata neanche una telefonata. E io mi sono iscritta alla Fgci quando avevo 14 anni". "Se Iv avrà un futuro - chiosa il Fatto - , per lei ci sarà un posto di primo piano".

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