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Lucia Borgonzoni, sondaggi ed "effetto traino": "Perché in Emilia l'asse Pd-M5s non reggerà"

Giulio Bucchi
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Sarà "effetto traino". Lucia Borgonzoni crede nell'impresa: sondaggi alla mano, la Lega può espugnare la roccaforte rossa Umbria, piegando l'alleanza Pd-M5s alle regionali del 27 ottobre. A quel punto, spiega la candidata di Matteo Salvini alle regionali in Emilia Romagna, la vittoria sarà un volano "per me in Emilia e anche per l'imprendibile Toscana. A quel punto, per questo governo, sempre che duri fino ad allora, non ci sarà più spazio". Leggi anche: "Uno scossone fortissimo a Roma...". Borgonzoni, sondaggi riservati: Tsunami leghista Una spallata al governo che verrebbe dalla dorsale comunista d'Italia. "Questo -  spiega la Borgonzoni al Corriere della Sera, riferendosi all'Emilia Romagna - era un posto in cui se la pensavi diversamente manco venivano a comprare nel tuo negozio. Ma ora il clima è cambiato, tanta gente mi chiede portaci Salvini, la gente non ha più paura, è rincuorata". Con il cambiamento politico e "nuove energie", giura la Borgonzoni, "questa è una regione che può veramente diventare la Baviera d'Italia". Ci sarà da piegare l'accordo giallorosso, anche se, ricorda, "qui chi votava M5s votava contro un sistema che si chiamava Pd. Ora, che qualche politico possa turarsi il naso e votare Pd, io ci credo. Che lo faccia l'elettore... Peraltro, i 5 stelle qui sono stati durissimi con il Pd. E noi abbiamo preso tanti voti alla sinistra. Ma se la sinistra perde le farà bene: dovrà mettersi in discussione, perché l'Emilia è il modello della sinistra italiana".

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