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Augusto Minzolini spaventa Matteo Salvini: "La vittoria in Umbria della Lega può rafforzare il governo"

Davide Locano
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Attenzione al voto in Umbria, e poi a quello nelle Marche. Attenzione, non tanto per il governo quanto piuttosto per Matteo Salvini e il centrodestra. A ribaltare lo schema è Augusto Minzolini, ospite a L'aria che tira su La7. Il giornalista, infatti, mette in dubbio quanto affermato da molti, leader della Lega in testa, ovvero che un trionfo alle urne sarebbe una spallata talmente forte che il governo non potrebbe resistere. "Mettiamo... Salvini vince le regionali - attacca Minzolini rivolgendosi a Myrta Merlino -? Il governo non cade, semmai avviene il contrario: se uno perde si blinda". Insomma, paradossalmente la vittoria alle urne potrebbe avere effetti peggiori per Salvini e le sue ambizioni rispetto, per esempio, a una sconfitta di misura, che in una qualche misura potrebbe dare a Pd e M5s la convinzione di poterci "riprovare" alle urne. Quantomeno di poterle affrontare le elezioni, magari prima del termine della legislatura. Leggi anche: "Vinciamo in Umbria, ma...". Borgonzoni, indiscreto-Lega Minzolini dunque aggiunge che a suo giudizio, oggi come oggi, "c'è un problema di fondo che riguarda tutte le comunità politiche a livello nazionale, si pensi al rapporto tra M5s e Pd, che per me non ha le basi per nascere. Però anche dall'altra parte. Salvini al Foglio diceva che l'euro è una moneta irreversibile, questo ti colpisce: immaginiamo che nella comunità del centrodestra questa sia una contraddizione enorme". Questo perché c'è chi dice l'esatto opposto, ovvero Giorgia Meloni, ma anche perché lo stesso Salvini tempo fa diceva ciò che sostiene oggi la leader di FdI. "Non riusciamo a ragionare sul fatto che siamo di fronte a una fase di grande disarticolazione della geografia politica. Se non lo capiamo, è ovvio che viene da persone che stanno al di là, per esempio Mario Draghi", conclude Augusto Minzolini. Di seguito, l'intervento di Augusto Minzolini a L'aria che tira:

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