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Sondaggio Agorà, Conte ha i giorni contati: valanga di voti, entro quando andrà a casa

Giulio Bucchi
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Gli italiani sono già stanchi di questo governo e vorrebbero andare a votare subito dopo la Finanziaria. È questo, in sintesi, il risultato del sondaggio Emg Acqua presentato alla trasmissione di Raitre Agorà. Intervistati per il programma condotto da Serena Bortone, quasi sei italiani su dieci, per la precisione il 58% degli elettori totali, ha risposto che si dovrebbe andare al voto subito dopo la finanziaria, percentuale che sale fino al 92% tra gli elettori della Lega. Solo il 31% pensa che si debba arrivare alla fine della legislatura, percentuale che arriva all' 81% tra gli elettori Pd mentre già tra gli elettori del M5S non supera il 60% con il 32% dei grillini che ugualmente vorrebbe andare al voto subito dopo il varo della manovra. Leggi anche: "Il 60%". Il sondaggio Index sulla "pistola fumante": Renzi, sarà crisi di governo All' origine di questi dati c' è la scarsa fiducia nel governo attuale: il 53% degli intervistati, infatti, ha «poca» o addirittura «per nulla» fiducia nell' esecutivo, mentre la percentuale di coloro che sostengono di conservare «abbastanza» o «molta» fiducia nel Conte bis si limita al 25% degli intervistati. Va detto, che l' alleanza tra dem e grillini non sembra convincere molti. Per meno della metà degli elettori del Movimento 5 Stelle, per la precisione per il 46%, l' accordo con il Pd è stata la scelta migliore, mentre quasi la stesso numero di pentastellati, il 44%, ritiene che fosse meglio proseguire con la Lega. E se si andasse alle urne, quali sarebbero le preferenze degli elettori? Secondo il sondaggio presentato ad Agorà, la Lega sarebbe il primo partito italiano con il 33,6% dei consensi, a seguire ci sarebbe il Pd con il 19,4 dei voti, poi il M5S con il 17,5%. Nel centrodestra Fratelli D' Italia otterrebbe l' 8,2%, seguita da Forza Italia con il 7,0%. A sinistra, Italia Viva otterrebbe il 4,3%, Più Europa il 2,2%, La Sinistra il 2,1%. Quanto alla manovra in discussione in queste settimane, una maggioranza striminzita è d' accordo con le misure anti evasione e il 55% degli intervistati ritiene che il problema sia più grave in Italia che in altri paesi per «colpa degli italiani», mentre il 42% attribuisce la responsabilità al fisco. Diviso a metà l' elettorato tra chi ritiene giusto aumentare le pene per combattere il fenomeno e chi no: 48% contro 47.

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