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Giorgia Meloni, il voto in Umbria per staccare Silvio Berlusconi: come può incassare il jackpot

Davide Locano
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Il voto in Umbria non è soltanto la sfida tra il centrodestra unito e la coalizione M5s-Pd, nata nel disperato tentativo di non incassare una clamorosa scoppola e che, per paradosso, in caso di sconfitta riserverà ai giallorossi una scoppola ancor peggiore. Il voto in Umbria è anche una sfida interna al centrodestra, latente, non dichiarata, ma non per questo meno evidente. Una sfida tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, in cui il secondo ha tutto da perdere. Il Cavaliere infatti non solo non vorrebbe perdere ulteriore terreno rispetto alla Lega e Matteo Salvini, ma deve guardarsi da Fratelli d'Italia. Fari puntati, infatti, sul consenso che attrarrà in Umbria la lista della Meloni rispetto a quella di Forza Italia. Cinque mesi fa, alle Europee, FdI prese appena lo 0,1% in più rispetto agli azzurri. Distacco che oggi potrebbe aumentare. E se i voti che la Meloni potrebbe prendere in più si rivelassero decisivi per la vittoria del centrodestra, la sorella d'Italia incasserebbe un metaforico jackpot: lei seconda forza, Berlusconi marginale e FdI decisiva per la vittoria. E, in controluce, un altro colpo per una Forza Italia già da tempo boccheggiante. Leggi anche: "Liberiamo questa Terra": Meloni-Salvini, appello nel giorno del voto in Umbria

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