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Matteo Salvini, l'ordine ai leghisti: "Porte aperte ai grillini", venti transfughi per la crisi di governo

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Caterina Spinelli
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L'obiettivo per la Lega è sempre e solo quello: andare alle elezioni. E così Matteo Salvini dà ordine ai suoi: "Apriamo le porte e offriamo posti alla Lega, altrimenti i grillini, nelle condizioni che sono, saranno sempre pronti a sostenere qualsiasi governo". Il fine del leader leghista è quello di portare a sé giusto quei venti parlamentari Cinque Stelle in grado di scongiurare la creazione di esecutivi fatti in laboratorio per negare agli italiani il ritorno alle urne. Un possibile esodo di cui dà conto Augusto Minzolini in un retroscena su Il Giornale. Esodo che, per giunta, potrebbe mettere ulteriormente in discussione il futuro già ballerino del governo giallorosso.  Leggi anche: Ocean Viking, il Viminale si piega alla Ong: sbarcano 104 migranti. Salvini: "Inaccettabile" "Ora la partita è andare al voto - ha proseguito Salvini confidandosi ai suoi fedelissimi -. Per riuscirci bisogna sfaldare la maggioranza, lavorando in silenzio: tant'è che se qualche grillino è venuto o verrà a prendere un caffè con me, voi lo saprete solo a cose fatte". Un'operazione talmente importante da rendere necessario il dispiegamento sul campo di un fedelissimo come Gian Marco Centinaio, al quale sarebbe stato affidato il compito di monitorare lo stato d'animo dei senatori pentastellati. E insomma, potrebbero essere proprio questi ultimi a riportarci alle urne. Magari in tempi relativamente rapidi.

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