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Nicola Zingaretti in bilico, la scalata renziana al Pd: verso un nuovo segretario del partito

Cristina Agostini
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Nicola Zingaretti è un segretario in bilico. Il suo ruolo di segretario del Pd è praticamente finito, è solo una questione di tempo. Prima o dopo il voto in Emilia salterà. A farlo traballare non è Matteo Renzi ma i renziani che sono rimasti nel partito come Luca Lotti e Lorenzo Guerini che, rivela il Giornale in un retroscena, stanno formando una corrente interna, Base riformista, per scalare il Pd. In pole position alla segreteria nazionale c'è il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Zingaretti prova a rialzare la testa, minaccia di rompere con i Cinque Stelle e di tornare al voto. Una mossa che gli consentirebbe di tenersi la segreteria del partito e rimandare un nuovo eventuale congresso. E spera fortemente che il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini venga confermato alle prossime elezioni. Leggi anche: "E' un segnale molto preciso". Mauro Corona dalla Berlinguer suona la sveglia a Conte: sarà una debacle? Ma rischia comunque l'effetto boomerang, visto che lo stesso Bonaccini è uno dei papabili alla guida del Pd. Soprattutto in caso di vittoria potrebbe chiedere la leadership del partito. Aspirazione anche di Andrea Marcucci. Anche l'ex presidente del partito Matteo Orfini rincara la dose: "Concentriamoci per il voto in Calabria ed Emilia, poi però si faccia il Congresso, perché non è nel mandato di Zingaretti l'accordo con i 5s. Quindi se si vuole rilanciare l'alleanza c'è l'obbligo di chiamare tutti gli elettori a pronunciarsi". Insomma, gli anti-Zingaretti aumentano, il golpe si avvicina.

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