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Luigi Di Maio teme gli agguati di Zingaretti e Franceschini: "Vogliono trasformarci in un partito del 2%"

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Caterina Spinelli
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Luigi Di Maio è colpito su ogni lato e, ora più che mai, deve guardarsi bene le spalle anche da quei scomodi alleati. Per il leader del Movimento i dem, in particolare Nicola Zingaretti e il suo capo delegazione Dario Franceschini, non riserbano le migliori intenzioni. Altro che un progetto politico in cui si promuove la crescita di entrambe le forze politiche, Di Maio - rivela La Stampa - è convinto che i dirigenti dem vogliano "trasformare il Movimento in un partito del 2 per cento" per poi lanciarlo in pasto alla coalizione del governo. Leggi anche: Di Maio, alleanza con il Pd obbligata. Chi è l'uomo che può salvargli la poltrona "Non possiamo lasciare che ci facciano diventare quello che fu il Nuovo centrodestra di Alfano per i governi di Renzi prima e di Gentiloni poi", è lo spauracchio intorno al quale ragionano ai piani alti del partito. Tutto dunque si spiega, Di Maio non ha alcuna intenzione di allearsi alle Regionali con i dem per poi tornare a casa. In quel caso, a differenza della prima crisi di governo, il leader si ritroverebbe a mani vuote. 

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