Calabria: Di Maio stoppa Nesci, 'candidatura creerebbe precedente replicabile'
Roma, 2 nov. (Adnkronos) - Le prossime elezioni regionali, complice la batosta in Umbria, continuano a creare fibrillazioni nel M5S. Con o senza il Pd nelle vesti di alleato. La settimana prossima il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, tornerà a vedere i parlamentari di Calabria ed Emilia Romagna per sciogliere la riserva e decidere la linea da tenere. Sul fronte calabrese, in particolare, spirano venti di guerra, con deputati e senatori polemici con Di Maio e divisi tra loro, uniti per lo più solo sul disco rosso al Pd, un 'no' che avevano già espresso in un documento stilato ancor prima della debacle umbra. Tra gli eletti nelle liste calabresi in molti dichiarano di essere pronti ad 'ammutinarsi' nel caso in cui il Movimento dovesse decidere di non ritirarsi dalla corsa -anche questa è un'ipotesi sul tavolo- e affrontare le urne. "La campagna elettorale? Se la fanno loro", il ragionamento che rimbalza, da giorni ormai, tra deputati e senatori calabresi, racconta l'Adnkronos. E intanto torna a far discutere la candidatura di Dalila Nesci, deputata calabrese che, durante la kermesse grillina di Italia 5 Stelle, ha affrontato il garante Beppe Grillo chiedendogli di considerare la sua autocandidatura, nonostante in conflitto con le regole grilline. Nesci, a quanto apprende l'Adnkronos, ha riproposto la sua corsa durante l'incontro con Di Maio, incassando un no a tutto tondo. Uno stop, quello del capo politico del Movimento, che ha indotto Nesci a tirare in ballo il 'caso Cancelleri', generatore di diversi malumori e contro il quale di recente aveva puntato il dito, via social, anche l'ex ministra Barbara Lezzi.