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I sondaggisti sul voto in Emilia Romagna, dal testa a testa al disastro: Pd travolto

Caterina Spinelli
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Il voto in Emilia-Romagna è fatale: con le elezioni si decreterà se la sinistra, dopo 50 anni, avrà perso anche l'ennesima roccaforte del Pd. Non solo, perché la sconfitta potrebbe portare a una crisi di governo, soprattutto dopo la batosta in Umbria. Così i sondaggisti tentano nella difficile impresa di far cambiare idea a Luigi Di Maio intenzionato a far correre il Movimento in solitaria. Se le forze di governo vogliono assicurarsi la vittoria nella regione più rossa ed evitare di mettere a rischio l'alleanza a livello nazionale - spiega La Stampa - devono serrare i ranghi. A confermarlo è Roberto Weber, presidente dell'istituto Ixè: "Se l'elezione assumerà carattere nazionale questo svantaggerà Bonaccini, perché Matteo Salvini è più spendibile rispetto ai leader del centrosinistra. È 'trans-territoriale'. Ricordo quante volte è andato in Umbria: 78, contro 23 degli altri. Se invece si resterà in ambito squisitamente regionale il centrosinistra avrà una chance, perché l'Umbria veniva da un disastro, mentre in Emilia-Romagna la situazione è diversa". Leggi anche: Bisignani, bomba sul governo: "Giuseppe Conte getta la spugna" A mettere il dito nella piaga sono anche le stime di Roberto Baldassari di MG Research per Affaritaliani. it oggi in Emilia-Romagna la Lega sarebbe il primo partito con il 31-35 che, con Forza Italia e Fratelli d'Italia raggiungerebbe complessivamente il 46,5%, mentre il centrosinistra si fermerebbe al 37,5%. 

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