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Silvio Berlusconi al Quirinale, i dettagli del piano lanciato da Giovanni Toti

Davide Locano
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Ora Silvio Berlusconi fa sul serio. Lo scorso 31 ottobre ha registrato il marchio "Altra Italia". In passato era stata solo un' idea buttata lì. Declinata, più che altro, per mettere agitazione ai dirigenti ribelli di Forza Italia che ambivano alla presa del partito. Adesso, invece, la cosa inizia a prendere corpo. L' intenzione berlusconiana è quella di fare un movimento federato ma autonomo da Fi. Non ne deve prendere il posto, AI affiancherà i forzisti. E sarà formata da gente nuova, protagonisti della società civile e del mondo delle imprese, più un po' di fedelissimi in transito da Forza Italia. Leggi anche: Silvio Berlusconi rilancia "Altra Italia" Altra Italia è stata registrata presso l' Ufficio brevetti e marchi del Mise. La dicitura si trova nel database del ministero dello Sviluppo economico dalla fine del mese scorso. A depositare il nome (ma non ancora il simbolo) in qualità di "rappresentante legale" per conto del Cav, è stata la deputata-avvocato Cristina Rossello, commissario azzurro di Milano-Grande Città e legale che ha seguito l' ex premier nella causa di divorzio. L' indirizzo preciso nel capoluogo lombardo, riferisce l' AdnKronos, è Via San Tomaso, 10. L' obiettivo berlusconiano è quello di andarsi a riprendere tutti i voti persi in questi anni, soprattutto gli elettori che sono finiti nel limbo dell' astensionismo. L' Altra Italia guarda con grande interesse alle esperienze civiche che si sono imposte con successo negli ultimi anni. L' intenzione è di coinvolgere vari sindaci, come per esempio quello di Venezia Luigi Brugnaro, con cui il Cav ha avuto un colloquio nel corso dell' ultima convention del partito a Milano. Anche il voto recente dell' Umbria ha spinto Silvio a rompere gli indugi. Forza Italia è andata male, ma tutte le civiche di area hanno ben figurato. E questo ha dimostrato al Cavaliere che, da sola, Fi non basta più a rappresentare l' area dei moderati. Qualche settimana fa l' ex premier aveva rivelato di aver affidato al deputato Andrea Mandelli, responsabile dei rapporti con il mondo delle professioni, il compito di organizzare in ogni Regione questo movimento. Il piano è di creare una struttura giovane, con energie fresche e volti nuovi, dove verranno scelti candidati da schierare nelle liste alle prossime competizioni elettorali, dalle Regionali alle Politiche. È un modo anche per creare una quarta gamba moderata del centrodestra nel tentativo di spostare più al centro l' equilibrio della coalizione, ad oggi troppo polarizzata a destra, con l' ala sovranista di Matteo Salvini e Giorgia Meloni fortemente in ascesa. L' obiettivo è pure quello di lanciare un nuova classe dirigente dalla quale, spera Silvio, possa nascere una nuova leadership che subentri alla sua. È chiaro che in Forza Italia la novità crea agitazione. Anche se da Arcore assicurano che il nuovo progetto non mette tra parentesi il partito, chi è dentro teme il disimpegno e il disinteresse berlusconiano. Silvio invita tutti alla calma. Quale sarà il futuro azzurro, per il momento l' obiettivo è di tenere i gruppi parlamentari uniti evitando nuove scissioni. Alla ricomposizione delle fratture interne sta lavorando Gianni Letta, ricevuto più volte negli ultimi giorni a Villa San Martino. Il consigliere berlusconiano ha un ottimo rapporto con Mara Carfagna e sta lavorando per ricomporre lo strappo. Nel frattempo si registra una piccola ma significativa apertura di Giovanni Toti. Il governatore della Liguria lancia la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. Nel centrodestra, dice, è l' unico che potrebbe ambire al Colle. di Salvatore Dama

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