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Roberto Calderoli rivela le mosse del Pd: "Stanno facendo di tutto per votare a marzo"

Caterina Spinelli
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"Comunque vada il governo cadrà" diceva Nicola Zingaretti ai pochi intimi (i dem) dopo l'incontro Ilva tra le due forze politiche al governo. Quella frase però sembra essere giunta anche alle orecchie di Roberto Calderoli. Il leghista infatti non ha dubbi sulle mosse del capo politico del Pd, pronto - secondo lui - "ad andare alle urne a marzo". "La richiesta di massima velocità per approvare una nuova legge elettorale da parte del capogruppo Dem al Senato, Marcucci - svela -, sommato a tutto quanto sta bollendo in pentola in questi giorni, a cominciare dalla bomba industriale e sociale dell'ex Ilva, ha un solo significato: ovvero che a marzo si vota!".  Leggi anche: Calderoli avvisa Conte: "Fra poco arriva l'amaro". Così Renzi lo accoltellerà Ne è certo Calderoli che non si lascia sfuggire quanto avviene sotto i suoi occhi, come "il successo che sta avendo la raccolta di firme per andare al referendum sul taglio dei parlamentari". Una mossa che, se va in porto, causerà lo slittamento dell'entrata in vigore della sforbiciata. "Vogliono andare a votare a marzo - prosegue -, sia perché la baracca sta crollando sia perché così a marzo si voterebbe per eleggere 945 parlamentari e non i 600 previsti se entrasse in vigore la legge sulla riduzione". Un taglio che metterebbe in serie difficoltà anche il Pd.

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