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Matteo Salvini, mani sul governo: "Ha già una decina di senatori M5s pronti, li userà quando sarà il momento"

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Giulio Bucchi
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Sarà Matteo Salvini a decidere quando cadrà il governo. Il trappolone per il premier Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, spiega Paolo Mieli, è una sorta di Cavallo di Troia dentro il Movimento 5 Stelle. Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, l'ex direttore del Corriere della Sera entra nel merito della crisi del governo sul caso Ilva, con Pd, 5 Stelle e Italia Viva lontanissimi da una soluzione comune. Ciononostante, assicura, "non ci saranno strappi, non ci saranno elezioni". Leggi anche: "Non credo più a Conte, siamo pronti a tutto". Salvini atomico Il governo, insomma, non cadrà sulla fuga di Arcelor Mittal da Taranto, "Conte non strappa e il bandolo della matassa è dare un'identità e un ordine ai 5 Stelle". E Salvini? Il leader della Lega, sornione, attende il momento opportuno: "Una decina di senatori dei 5 Stelle sono convinto che ce li ha già, li tirerà fuori quando si potrà votare". Un'imboscata, insomma, un contro-ribaltone. O meglio, la vendetta fredda per quanto accaduto a Ferragosto.

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