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Stefano Fassina sull'Ex Ilva: "Sbagliato ripristinare lo scudo penale". Perché ha ragione Vittorio Feltri

Davide Locano
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Su Libero ne ha scritto più volte negli ultimi giorni Vittorio Feltri. Di cosa? Presto detto: del retaggio comunista, del pregiudizio contro gli imprenditori che è certamente tra le cause di quanto sta accadendo all'Ex Ilva, con la grande fuga di Arcelor Mittal dalle follie del governo e, in particolare, da quelle grilline. E per comprendere nel dettaglio questo retaggio comunista basta sentire quanto affermato da uno rosso-spinto come Stefano Fassina, che ha detto la sua in un intervento a Omnibus, su La7, dove senza indugi dice che "ripristinare lo scudo penale è un errore". A costo, dunque, di lasciare a casa migliaia di persone. Migliaia di quegli operai che un comunista dovrebbe tutelare. Leggi anche: Stefano Fassina con Matteo Salvini su Quota 100 "Non vedo la coerenza tra l'appello all'unità e fughe in avanti come quelle di Italia Viva con gli emendamenti, che ritengo sbagliati nel metodo e nel merito - premette l'esponente di Liberi e Uguali -. Nel metodo perché la questione la sta gestendo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Nel merito perché non si deve accettare il ricatto di Arcerlor Mittal, che poggia sulla scelta che hanno già preso. Ritengo infatti che sin dall'inizio sono venuti in Italia per prendere una quota di mercato, ma sin dall'inizio non avevano intenzione di investire così come previsto dagli accordi", conclude Stefano Fassina. Di seguito l'intervento di Fassina a Omnibus:

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