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Luigi Di Maio, 5 Stelle verso la resa: "Il secondo mandato". Crisi di governo vicina?

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L'ultima assemblea con i parlamentari del Movimento 5 stelle ha ribadito ancora una volta la spaccatura interna sulla crisi Ilva, che adesso si trasforma in paura. A quanto riporta Il Fatto Quotidiano, il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sarebbe entrato in aula e, avendo trovato pochi parlamentari ad attenderlo, avrebbe esclamato: "Vedo che siamo già ai numeri della prossima legislatura". Il terrore tra i grillini è il voto anticipato, con molti esponenti, tra cui Luigi Di Maio, che non potranno ricandidarsi per un secondo mandato. Lo stesso Di Maio ha avvertito i suoi con un post Facebook: "Chi non è d'accordo con il Movimento, sa qual è la strada", quasi a sacrificare la dialettica interna sull'altare della continuazione di questo governo. Per approfondire leggi anche: Secondo voi il governo troverà un accordo sull'Ilva? Il casus belli è, com'è noto, il ripristino dello scudo penale sull'ex Ilva, su cui gli esponenti grillini al governo potrebbero cedere; mentre alcuni parlamentari, capitanati da Barbara Lezzi, sono sul piede di guerra. Nel frattempo, aumentano le defezioni: il senatore Ugo Grassi ha abbandonato il gruppo 5stelle a Palazzo Madama (rendendolo ancora più esiguo), perché insoddisfatto sulle risorse destinate dalla legge di bilancio all'università. A fomentare il caos ci ha pensato anche la vicenda, sollevata da senatori e deputati grillini, delle restituzioni a Rousseau. I risparmi dovrebbero ammontare a circa 3 milioni di euro, ma la società di Casaleggio non li ha ancora donati. "Dovete donarli presto, altrimenti non restituiamo più nulla", fanno sapere alcuni parlamentari inadempienti, i quali adesso potrebbero essere multati dai probiviri. La corda grillina potrebbe spezzarsi da un momento all'altro. 

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