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Luigi Di Maio, rivolta dei dirigenti del Mise contro l'ex ministro. Roba mai vista: "Qui è tutto paralizzato"

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Infuria la rivolta dei dipendenti del Mise (ministero dello sviluppo economico) contro la cattiva gestione dell'ex titolare del dicastero, Luigi Di Maio. Il ministero, deputato a risolvere le crisi aziendali - tra cui spiccano le scottanti emergenze Ilva ed Alitalia-, sta dimostrando un'inefficienza senza precedenti. A tal proposito, si legge in un comunicato dei sindacati confederali e degli autonomi, la "riorganizzazione del ministero", portata avanti da Di Maio, ha prodotto solo "improntitudine" e rallentamenti. Per approfondire leggi anche: Luigi Di Maio, maxi-stipendi agli otto amici con lui alla Farnesina: una vergogna svelata Si fa riferimento, in particolare, alla "insensata rotazione dei direttori generali", tra cui quel Salvatore Barca, amico personale di Di Maio e suo compaesano di Pomigliano d'Arco, che viene definito nel comunicato un "potente pervasivo" per i suoi metodi arroganti su 187 dipendenti, che a lui fanno capo. Tale riorganizzazione - sostiene il Corriere della Sera - ha portato alla paralisi del ministero, contribuendo ad aumentare personale e procedure burocratiche, e non l'efficienza dello stesso. Una gestione dissennata, insomma, quella che ha ereditato il successore di Di Maio, Stefano Patuanelli. Il quale appare troppo debole per guidare un cambio di passo, soprattutto in questo momento concitato, per via dei casi Ilva ed Alitalia. 

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