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Franco Bechis inchioda Giuseppe Conte sulla maxi-ristrutturazione: "Povero, gli impedivano di fare pipì"

Davide Locano
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L'ultima gatta da pelare per Giuseppe Conte? Lo scoop de Il Tempo sui sontuosi lavori di ristrutturazione del bagno di cui dispone nel suo appartamento all'interno di Palazzo Chigi. Lavori che, ha replicato il premier, erano già stati stabiliti dai suoi predecessori. Tesi che però il direttore, Franco Bechis, sul Tempo in edicola domenica 24 novembre, smonta punto per punto, punzecchiando il presunto avvocato del popolo con ironia e un pizzico di ferocia (qui il commento integrale di Franco Bechis). "Mi tocca raccontare da capo il doccia-gate di Giuseppe Conte per spiegare in parole semplici un lungo comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri in risposta al nostro articolo di ieri sui lavori di ristrutturazione dell'appartamento del premier", premette Bechis (qui la replica integrale di Palazzo Chigi). Leggi anche: "Qua non superiamo gennaio": Giuseppe Conte sente l'odore della fine Dunque, nel suo articolo, il direttore ricorda come l'appartamento di Conte è stato ristrutturato "blindando la porta di accesso e rifacendo in parte il bagno, grazie anche all'acquisto di una cabina doccia con otto getti di idromassaggi per una spesa complessiva di oltre 22 mila euro, Iva compresa". Successivamente, come detto, Giuseppe Conte ha scaricato la responsabilità della ristrutturazione sui governi precedenti. "Solo che noi abbiamo la dichiarazione dei premier precedenti che assicurano di non sapere nulla di quei lavori, né di averli mai predisposti. E nelle fatture come nelle determine dei funzionari di palazzo Chigi che sono usi non mentire a differenza dei politici c'è scritto in date comprese fra fine ottobre e inizio novembre 2019 che i lavori nell'appartamento come la posa della doccia idromassaggio sono stati effettuati per esigenze del presidente del Consiglio che ci risulta essere proprio Conte", lo inchioda Franco Bechis. Il direttore poi dà conto della precisazione di Palazzo Chigi, riportata in versione integrale da Il Tempo, e qui sceglie il registro di una tagliente ironia: "La riassumo così, perché è assai grave. Iniziati i lavori nell'appartamento sempre per disposizione dei precedenti premier (che ostinatamente negano di averla data), il povero Conte è restato senza un posto degno di questo nome in cui espletare i suoi bisogni. Quasi un complotto - aggiunge sardonico -: i perfidi premier precedenti con queste scelte stavano impedendo al loro successore una serena minzione. Hanno nei fatti impedito a Conte di fare pipì", chiosa sornione Franco Bechis. Infine, il direttore, ricorda al premier come "3mila euro per una doccia temporanea removibile, sia pure con idromassaggio, sono tantini".

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