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Luigi Di Maio, leader con le ore contate: si affaccia l'ipotesi di Stefano Patuanelli alla guida del M5s

Cristina Agostini
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Beppe Grillo ha sistemato Luigi Di Maio, resta leader politico ma a condizione che guardi a sinistra e si dimentichi di Matteo Salvini e delle aspirazioni sovraniste. Una presa di posizione quella del fondatore del Movimento 5 stelle che però non ha sedato del tutto la rivolta interna che vorrebbe altre formule e altri nomi. Uno su tutti, rivela La Stampa in un retroscena, quello di Stefano Patuanelli. "Non mi fate litigare con Luigi, vi prego", ha detto l'interessato quando qualcuno glielo ha prospettato. Che sia lui l'alternativa a Di Maio? Leggi anche: "La scissione verso Salvini": Luigi Di Maio, uno sfogo disperato contro il piano di Beppe Grillo Del resto Patuanelli, in pieno dramma Ilva, è stato l'unico ministro a essere applaudito in due riunioni alla Camera e al Senato. "Magari fossi tu capo politico", gli ha confidato qualcuno. Una voce che è arrivata immediatamente alle orecchie di altri ministri e al premier Giuseppe Conte. Patuanelli, del resto, "piace a tutti" e potrebbe funzionare anche in una leadership più collegiale. Piace non sono ai grillini ma ai leghisti e al Pd. Ha la capacità di ascoltare, ha senso pratico, è empatico. Certo, non ha un gran carisma come lo hanno seppur in maniera diversa Di Maio e Alessandro Di Battista.  Patuanelli, come Alfonso Bonafede, Riccardo Fraccaro e Vincenzo Spadafora, è tra i fedelissimi di Di Maio del quale però fa fatica a comprendere la strategia. Favorevole a una pausa elettorale adesso che il voto sulla piattaforma Rousseau ha stabilito il contrario, non è sfavorevole a una alleanza con la sinistra in Emilia Romagna.

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