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Giuseppe Conte, i contatti con Renzi e Boschi: premier sempre più lontano dal M5s

Caterina Spinelli
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Sembrano lontani i tempi in cui Giuseppe Conte esultava per la vittoria del Movimento 5 Stelle alle elezioni. Ad oggi invece il premier preferisce smarcarsi dai pentastellati. "Il Movimento sta vivendo una fase di transizione. Sta per operare alcuni significativi cambiamenti. Auguro a Luigi Di Maio e al Movimento di realizzarli nel migliore dei modi e quanto prima". Insomma, meglio salvarsi prima che la barca affondi. E poi, per chiarire ancora di più le sue posizioni, ribadisce: "Io leader M5s? Mai candidato a questo ruolo, non nutro alcuna aspirazione o velleità di questo tipo". Leggi anche: Luigi Bisignani: "A Mattarella rimangono solo le elezioni" Ma da buon avvocato del popolo, Conte non rinuncia agli italiani, o meglio, alla politica e così - secondo Il Giornale - punta poco distante: al Partito Democratico. Non è un caso che Conte, anni addietro, aveva tentato in tutti i modi di avvicinarsi a Matteo Renzi, tramite l'avvocato Guido Alpa e Maria Elena Boschi, in quel di Firenze ("Conserviamo ancora i messaggini di lode per il nostro governo" raccontò poi Renzi). Eppure il premier ha la memoria corta: dimentica un po' troppo spesso a chi deve la nomina per ben due volte alla presidenza del Consiglio. 

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