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Teresa Bellanova bombarda il M5s: "L'Ilva? Chiamate il 118 e chiudete questo circo"

Marco Rossi
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Teresa Bellanova da vice-ministra del Lavoro ha seguito il caso dell'ex Ilva di Taranto. Adesso da ministro dell'Agricoltura dà un giudizio negativo sul Pd, suo ex partito, sulla gestione politica del caso Taranto con gli indiani di AncelorMittal. In una intervista a Repubblica, in edicola giovedì 5 dicembre, fa il punto della situazione dopo l'annuncio di quasi 5mila esuberi chiesta dal gruppo indiano. e risponde alla domanda su cosa pensa della discesa in campo dello Stato e sulla proposta del ministro Patuanelli di nuova Iri: "Il settore dell'acciaio è quello più sottoposto a limiti e vincoli antitrust. Arcelor Mittal per prendere l'Ilva ha dovuto cedere altri stabilimenti in Europa. E comunque, se alla fine della fiera Taranto chiude, per loro sarà solo un favore: andranno a produrre acciaio con il ciclo integrale altrove. Il problema è che qui da noi si continua a ragionare un tanto al chilo, tra chi immagina parchi giochi (Beppe Grillo, ndr) o allevamenti di mitili (la senatrice grillina Barbara Lezzi, ndr). Bisognerebbe chiamare il 118 e chiudere questo circo". Per approfondire leggi anche: Teresa Bellanova, de profundis al Conte-bis Alla domanda sul fatto che nel governo giallo-verde la politica industriale del Paese era in mano a Luigi Di Maio e anche nel nuovo esecutivo Mise e Lavoro sono targati M5S:e sul perché il suo ex partito, il Pd, un tempo il partito delle fabbriche, si sia chiamato fuori da tutto questo, la risposta è tranchant: "Guardi, sarei contenta se il Pd sull'Ilva dimostrasse una posizione chiara. D'altra parte non è che mi ha molto sostenuto quando gestivo da viceministra i tavoli di crisi. Era come se pensassero di sostituirsi agli imprenditori senza però averne le competenze e le risorse".

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