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Bruno Vespa, il retroscena: contatti tra Renzi, Di Maio e Salvini. Verso il voto anticipato

Cristina Agostini
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C'è voglia di elezioni anticipate, scrive Bruno Vespa nel suo editoriale su Il Giorno. E la cosa potrebbe avvenire prima di una nuova legge elettorale visto che "il vecchio sistema fa gola anche a chi lo nega: a chi vince, perché vince di più; a chi perde, perché perde di meno. È vero che il referendum autunnale (a esito scontato) delegittimerebbe il Parlamento appena eletto, ma come diceva Andreotti tirare a campare è meglio che tirare le cuoia". Leggi anche: "Chi è l'uomo forte che vogliono gli italiani". Chirico da incorniciare: la lezione alla sinistra che fa godere Salvini Eppoi, continua il direttore di Porta a porta, "si aggiunga che il proporzionale lascia tutti più liberi di marcare la propria identità, non vincolando nessuno ad alleanze che - smentite prima del voto - potrebbero tornare utili dopo". Quindi la bomba di Vespa: "Noi siamo allergici alle dietrologie, come quelle che vedono un Di Maio o un Renzi trattare alleanze con Salvini". Eppure si sa che "il Pd non ne può più dell'alleanza nata appena tre mesi fa, Renzi sembra 'rassegnato' a votare. E Di Maio viene accusato da molti suoi compagni di pensarla allo stesso modo". Insomma, conclude Vespa, "per Salvini (e per la Meloni) le elezioni sarebbero un invito a nozze. Ieri nel suo rapporto annuale il Censis ha rivelato che il 48 % degli italiani vuole 'l'uomo forte'. Nessuno pensa alla Buonanima, ma di un governo che governi sul serio - di qualunque colore sia - il Paese ha un disperato bisogno".

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