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Giuseppe Conte, intervista kamikaze su Di Maio e M5s. Andrea Scanzi provoca la crisi di governo?

Giulio Bucchi
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Ci sarà lo zampino di Andrea Scanzi nella caduta di Giuseppe Conte? Pare che l'intervista del premier ad Accordi e disaccordi, il programma del Nove condotto dal giornalista del Fatto quotidiano insieme a Luca Sommi, non sia andata giù a Luigi Di Maio, che avrebbe addirittura deciso sull'onda dell'arrabbiatura di far saltare il CdM sulla Popolare di Bari convocato da Conte venerdì sera.  Leggi anche: "Se succede, stacco la spina". Di Maio, uno sfogo disperato in privato D'altronde, le parole del premier in tv sono suonate quasi come un'ipoteca del Movimento 5 Stelle che sarà, di sicuro una critica feroce al loro leader attuale. "Nel M5s c'è una situazione complessa", in cui si stanno "manifestando sofferenze", spiega il premier con poca delicatezza. "Ho suggerito a Di Maio di dare segnali di rinnovamento", per esempio "una riorganizzazione, una ristrutturazione". In confronto ai 5 Stelle, sottolinea ancora il premier incalzato da Scanzi e Sommi, il Pd "mostra maggiore compattezza e unitarietà". "Dalle parti del ministro degli Esteri - rivela poi il Fatto quotidiano - non gradiscono affatto: 'Non si rende conto che così soffia sul fuoco?', è la reazione degli uomini vicini a Di Maio". Reazione diventata plastica, qualche minuto dopo. 

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