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Matteo Salvini, scacco matto agli alleati. Retroscena, panico Forza Italia: "Così si andrà al voto anticipato"

Giulio Bucchi
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Lo scacco matto di Matteo Salvini agli alleati: alla fine si vota. Un retroscena di Augusto Minzolini sul Giornale traccia uno scenario da panico dentro Forza Italia. Molti promotori del referendum sul taglio dei parlamentari contavano sul fatto che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non avrebbe mai dato il via libera a un ritorno anticipato alle urne, allungando così di fatto la vita della legislatura. Ma il calcolo, sospettano gli azzurri, potrebbe essere drammaticamente sbagliato.   Leggi anche: "Ma vaffanc***". Di Maio senza censura, la "reazione rubata" tutta da ridere "Io - si è sfogato Massimo Mallegni - ho aderito all'iniziativa per una questione di principio, per rispetto dei numeri che la nostra Costituzione aveva pensato per il nostro Parlamento. Ora, invece, ho il sospetto che l'operazione potrebbe essere utilizzata da chi vuole le elezioni anticipate a primavera, magari tentando molti parlamentari con l'idea che con la nuova legge sub iudice per via del referendum, si voterebbe con i numeri della vecchia, quindi, si eleggerebbero 945 parlamentari e non 600. Se così fosse avremmo lavorato per il Re di Prussia che vuole le elezioni anticipate. E avremmo lavorato gratis. E ho il sospetto che sia così, visto che l'ultima spinta nella raccolta per le firme l'hanno data tutti personaggi vicini a Salvini". Per dirla con "l'espressione colorita dell'ex coordinatore di Forza Italia Maurizio Celli", conclude sarcastico Minzolini, "molti rischiano di fare la parte dei cog***", e "alcuni ci stanno ripensando, addirittura stanno accarezzando l'opzione di ritirare la firma".

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