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Mara Carfagna e Voce libera, con lei anche Carlo Cottarelli: un vero colpo da Novanta contro Berlusconi

Caterina Spinelli
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Parlamentari, costituzionalisti, pezzi da novanta della storia di Forza Italia. Inizia a prendere forma l' associazione "Voce libera", promossa da Mara Carfagna. Domani è il giorno della presentazione ufficiale. Già ieri però circolavano le prime indiscrezioni riguardo le adesioni. Due su tutte hanno fatto notizia: quella di Antonio Martino, fondatore di Fi ed ex ministro degli Esteri, e l' altra del costituzionalista Alfonso Celotto, a conferma che il gruppo della vice presidente della Camera sarà aperto anche al contributo della società civile. Tra i nomi che la forzista ha contattato anche quello dell'economista Carlo Cottarelli, che farà parte del Comitato scientifico. Per fare cosa? Carfagna ha più volte assicurato che l' intenzione non è quella di uscire da Fi, né di sposare il progetto politico di Matteo Renzi o di fare da stampella al governo Conte. L' idea è di dare un contributo nel riequilibrare i rapporti di forza del centrodestra, attualmente troppo polarizzati sul versante sovranista. Voce libera vedrà la luce domani, a mezzogiorno, nella sala del Consiglio della Camera di Commercio romana. Nel frattempo si lavora all' assetto organizzativo. L' associazione avrà un comitato scientifico, un direttivo, una sorta di cabina di regia, e un esecutivo, cioè un organismo più ristretto con le funzioni di segreteria politica. L' atto costitutivo è già stato firmato davanti al notaio, il logo sarà svelato alla presentazione. Oltre alla figura del presidente, riferisce l' Adnkronos, ci sarà anche la carica di presidente onorario, che sarà assegnata all' economista Antonio Martino, uno dei fondatori azzurri nel '94. Aderiranno una trentina di deputati e senatori, moderati e di area sudista. Oltre ai carfagnani doc come Gigi Casciello, Marzia Ferraioli ed Enzo Fasano, a Palazzo Madama circolano i nomi di Andrea Cangini, Massimo Mallegni, Franco Dal Mas, Laura Stabile e Barbara Masini. A Montecitorio sono coinvolti i deputati Paolo Russo, Osvaldo Napoli, Daniela Ruffino e Renata Polverini. Aderisce al progetto anche il responsabile enti locali di Fi e commissario regionale nelle Marche, Marcello Fiori. In generale, si punta ad aggregare tutto quel centro cattolico, liberale, riformista un po' disperso e a disagio in una coalizione trainata da Salvini e Meloni. «Se avessi pensato solo a me stessa, sarei rimasta dove sono. Ma sono spinta dalla voglia di restituire a Forza Italia la centralità che ha perduto e riequilibrare il centrodestra. Le derive estremiste non ci piacciono», ha spiegato Mara. «Aderirà a Voce Libera chi condivide le idee e lo spirito dell' associazione. Certamente, noi pensiamo che questo governo sia molto dannoso, quindi è difficile che chi dà fiducia a Conte possa aderire». Tra le adesioni eccellenti, si è detto, quella Alfonso Celotto, campano doc, di Castellammare di Stabia, docente all' Università Roma Tre. In passato è stato capo ufficio legislativo dei ministeri delle Politiche europee e del Mise. In Fi non tutti vedono di buon occhio questa iniziativa. «È una stagione difficile per Forza Italia, questo non è il momento nel quale dividerci. Abbiamo bisogno di unità, e credo che le battaglie si debbano fare dentro il partito e non fuori, evitando di distrarre energie», dice Mariastella Gelmini, capogruppo Fi alla Camera, in un' intervista a Rtl 102.5, rispondendo ad una domanda in merito alla nuova associazione carfagnana. «Non bisogna svuotare il partito o impoverirlo», aggiunge, «ma catalizzare attorno a Fi tutte le energie possibili, compresa quella preziosa della Carfagna. Onestamente non capisco perché Mara abbia accettato un tempo il ruolo di co-coordinatore del partito con Toti, e oggi non accetti di sedersi al tavolo con il resto del movimento», conclude. di Salvatore Dama

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