Lorenzo Fioramonti spiega le dimissioni: "Non lo ho fatto a Natale. Governo senza coraggio"
Lorenzo Fioramonti esce allo scoperto e spiega i motivi e le tempistiche delle sue dimissioni in qualità di Ministro dell'Istruzione. "La sera del 23 dicembre ho inviato al Presidente del Consiglio la lettera formale con cui rassegno le dimissioni". Il grillino ha rivelato di aver deciso di attendere qualche giorno prima di uscire allo scoperto pubblicamente per una questione di "rispetto istituzionale". Per approfondire leggi anche: Altro grillino per sostituire Fioramonti "Le ragioni - continua nel suo post su Facebook - sono da tempo e a tutti ben note: ho accettato il mio incarico con l'unico fine di invertire in modo radicale la tendenza che da decenni mette la scuola, la formazione superiore e la ricerca italiana in condizioni di forte sofferenza. Sarebbe servito più coraggio da parte del governo per garantire quella linea di galleggiamento finanziaria di cui ho sempre parlato". "Pare che le risorse - attacca Fioramonti - non si trovino mai quando si tratta della scuola e della ricerca, eppure si recuperano centinaia di milioni di euro in poche ore da destinare ad altre finalità quando c'è la volontà politica". Nonostante la decisione estrema di lasciare il dicastero di viale Trastevere, il grillino conclude il suo intervento rimarcando che "il mio impegno non si ferma qui, ma continuerà ancora più forte come parlamentare della Repubblica Italiana". Un problema in più per il Movimento 5 Stelle, dato che Fioramonti potrebbe lasciare per fondare un gruppo parlamentare autonomo.