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Iran, Massimo D'Alema "Trump ha tradito i patti, conseguenze incalcolabili"

Marco Rossi
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Il presidente Massimo D' Alema, da ex ministro degli Esteri, valuta l' uccisione del generale Soleimani "un evento gravissimo, dalle conseguenze non facilmente calcolabili, che avrà l'effetto di moltiplicare odi, tensioni e instabilità, ma non vedo all'orizzonte una guerra mondiale", racconta in una intervista a Repubblica. "Trump vuole andare al voto a novembre in un clima di tensione, creando una situazione in cui non si può cambiare il comandante in capo. Ma quando le ragioni della politica interna dominano quelle della politica estera allora la spiegazione è sempre una leadership in difficoltà". Per approfondire leggi anche: Massimo D'Alema da Bruno Vespa Per D'Alema poi "l'Europa non è in grado di usare la propria forza, economica e militare. Il Medio Oriente ha bisogno dell' Europa, per ragioni economiche. Ci vorrebbe ua missione dell' Unione Europea in grado di interloquire con i protagonisti per fermare l' escalation e costruire una soluzione nella quale gli attori fondamentali della Regione possano sentirsi garantiti". Anche l' Italia non incide? "Sono anni che l' Italia non esercita un ruolo nella regione. In passato svolgemmo una funzione che portò alla pace tra Libano e Israele. Ma il nostro errore più grande è stato quello di non avere esercitato un ruolo in Libia per fermare il conflitto in corso: la nostra presenza, per evidenti ragioni storiche, era pure richiesta", conclude D'Alema. 

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