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Rai, sì alle nomine sull'asse Giorgia Meloni-M5s. Protestano Lega e Pd

Cristina Agostini
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Giorgia Meloni conquista la Rai. Un bel colpo, quello messo a segno da Fratelli d'Italia a scapito dei leghisti e soprattutto del Pd, che hanno dovuto subire l'asse (assolutamente inedito) tra FdI e M5S. I dem non sono stati accontentati sul rinnovo dei direttori dei Tg - volevano Mario Orfeo al telegiornale di Rai tre - e ora preparano le barricate: se le nomine non verranno spacchettate, riporta La Repubblica, come richiesto dal rappresentante dei dipendenti Riccardo Laganà, Rita Borioni dirà no e "sarà un voto contro Salini e contro la sua ostinazione a mantenere l'informazione in mano a Lega e 5S, senza garantire il pluralismo", fanno sapere i fedelissimi di Zingaretti. Leggi anche: Spunta il nome: Franco Di Mare. Rai, altro giro e altre poltrone: nomine, chi guiderà le tre reti Tant'è, Teresa De Santis, la direttrice di Rai1 voluta da Matteo Salvini sarà sostituita con Stefano Coletta (che guiderà anche il Prime time), proveniente da Rai3 e gradito al Pd. È stato il consigliere meloniano Giampaolo Rossi il vero artefice della partita. È grazie a lui se a Rai2 arriverà in quota FdI Ludovico Di Meo (Serie tv e cinema), chiamato a consolidare l'enclave sovranista già presidiata dal direttore del Tg Gennaro Sangiuliano. La nuova guida di Rai3 è Silvia Calandrelli, che conserva anche la direzione Cultura, mentre Franco Di Mare, vicino al M5S, deve "accontentarsi" dell'Intrattenimento day time.

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