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Paolo Becchi sull'addio di Luigi Di Maio: "Non può dire che il suo peggior nemico è Beppe Grillo"

Gabriele Galluccio
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È ufficialmente finita l'era di Luigi Di Maio in qualità di capo politico del Movimento 5 Stelle. In un lungo intervento in diretta Facebook, Di Maio ha rivendicato tutto ciò che ha fatto per i grillini senza però entrare nelle specifico delle motivazioni che lo hanno portato alle dimissioni. Non è inoltre passato inosservato il fatto che il garante Beppe Grillo non abbia espresso neanche una parola a riguardo, ma non è escluso che possa farlo nelle prossime ore, vista la delicata situazione che deve affrontare il M5s, passato sotto la reggenza di Vito Crimi.  Per approfondire leggi anche: "Chi va col Pd muore" Paolo Becchi commenta su Twitter le dichiarazioni di Di Maio, dandogli ragione sul fatto che "i peggiori nemici sono all'interno". C'è un "ma" grande quanto una casa: "Non può dire che il suo peggior nemico è Grillo che non gli ha dato che una possibilità: le dimissioni". L'editorialista di Libero rimane quindi fermo sulla sua linea, dato che prima ancora che le dimissioni diventassero realtà aveva sostenuto che Di Maio e il M5s fossero stati venduti al Pd per formare il governo Giuseppe Conte bis. 

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