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Sondaggio Youtrend, Giorgia Meloni pronta a superare il M5s: guadagna più di mezzo punto e vola all'11%

Cristina Agostini
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Ma quale «effetto Emilia-Romagna»! La Lega continua a veleggiare oltre il 30%, il centrodestra è in ulteriore crescita, se si votasse oggi per il parlamento la coalizione sarebbe a un passo dall' avere la maggioranza assoluta dei consensi. Chi, a sinistra ma non solo, parla di «effetto Emilia-Romagna» per sostenere che Salvini sarebbe prossimo a un crollo repentino di voti, o vive fuori dalla realtà - il che non è da escludere - oppure cerca di vendere alla gente una balla gigantesca, ipotesi quotata. Sapete, a livello nazionale, quanto ha perso la Lega nelle ultime due settimane, con in mezzo il voto emiliano-romagnolo? Lo 0,1, ossia il nulla, trattasi di normale oscillazione nelle rilevazioni. La Supermedia dei sondaggi elaborata da Youtrend per l' agenzia di stampa Agi parla chiaro. Il Carroccio è al 30,7%. Fratelli d' Italia è arrivato all' 11,3%, due settimane fa era al 10,7%. Forza Italia, pur impantanata nelle percentuali più basse della sua storia - e reduce da un misero 2,5 in Emilia-Romagna - rimane al 6,5%, con un calo impercettibile dello 0,1. I tre partiti di centrodestra, assieme, raggiungerebbero il 48,5%, che diventerebbe 49,5 sommando le varie sigle minori. Leggi anche: Meloni, sondaggio Pagnoncelli: "Un balzo di 5 punti". Clamoroso testa a testa: la vera sfida è con Salvini COME ALLE EUROPEE - La percentuale è identica a quella ottenuta alle elezioni europee dello scorso maggio. Eppure quotidiani e talk show progressisti vedono prossima «la fine della politica del citofono e del Papeete», si cimentano in acrobatiche analisi sociologiche per dire che gli italiani sono stufi delle sparate del "capitano", che finalmente i cittadini sono rinsaviti e presto tornerà la politica con la "p" maiuscola, quella dei "compagni", si capisce. Chissà cosa sarebbero arrivati a dire se la Lega in Emilia-Romagna, nel feudo della sinistra, non avesse ottenuto il 32%, ossia solo 2,7 punti in meno del Pd, e se la Meloni non fosse arrivata all' 8,6, prendendo otto volte i voti che aveva ottenuto nella regione di Bonaccini a fine 2014. Gli ex An, peraltro, a livello nazionale si stanno avvicinando a grandi falcate ai Cinque Stelle, scesi al 15%, in calo dello 0,7 rispetto alla supermedia di 15 giorni fa e in discesa del 2,1% rispetto alle europee. La Meloni e Grillo ora sono separati da 3,7 punti, un divario che alla luce della tendenza degli ultimi mesi potrebbe presto ridursi ulteriormente. Il Pd è al 19,5: la crescita è appena dello 0,2. Stabile Italia Viva, al 4,4. Ah, l' effetto Emilia-Romagna... di Alessandro Gonzato

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