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Giorgia Meloni negli Usa: "Ho chiesto ai repubblicani perché sostengono Giuseppe Conte"

Cristina Agostini
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Giorgia Meloni è l'unica leader di partito italiano invitata alla due giorni della National Prayer Breakfast negli Stati Uniti. "Ma non sono venuta qui a cercare la benedizione o la legittimazione di nessuno", né del presidente Donald Trump né dei repubblicani. Il discorso di Trump le è piaciuto: "Dio, Patria, Famiglia sono parole che in Italia sembrano quasi eversive, negli Stati Uniti, invece, ispirano l'attività di governo e danno risposte importanti. Io lavoro perché un giorno possa accadere anche da noi". Leggi anche: La vergogna di Zingaretti: tira in ballo pure Auschwitz. Giorgia Meloni replica, è un massacro C'è però una cosa che alla presidente di Fratelli d'Italia non è mai andata giù, rivela il Corriere della Sera, e infatti ha chiesto  "come mai Trump avesse fatto quel tweet a sostegno di Giuseppe Conte (il 27 agosto 2019, ndr), nel momento in cui è cambiata la maggioranza. Forse il presidente è stato consigliato male. Conte non è stato trovato sotto un cavolo: è espressione del Movimento Cinque Stelle, un gruppo politico che è molto vicino agli interessi cinesi. Non capisco come Trump possa appoggiarlo. Forse avrà pensato che sono due visto che lo ha chiamato Giuseppi. Sta di fatto che nessuno qui ha saputo darmi una risposta". Per il resto, conclude la Meloni, "penso che in un Paese serio un nuovo governo non debba rimettere in discussione gli impegni presi con gli Stati Uniti. Il nostro rapporto con loro è solido e deve prescindere dai cambi di maggioranza". Da alleati, ma anche "da patrioti".

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