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Gregoretti, Giulia Bongiorno avverte Salvini: "Occhio a chiedere il sì al processo, i tempi sono lunghi"

Caterina Spinelli
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A due giorni dal voto in Senato sull'autorizzazione a procedere per il caso Gregoretti, è Giulia Bongiorno a mettere in guardia Matteo Salvini. "Spero davvero che il leader della Lega decida di non avallare la linea dell'autorizzazione a procedere nei suoi confronti" esordisce in un colloquio con Il Corriere. Per l'avvocato il problema in Italia è il "cortocircuito istituzionale": "È evidente - prosegue - che il Parlamento abbia abdicato al potere di legiferare in alcune materie sensibili e che per una sorta di pudore abbia rinunciato a tutelare la sua indipendenza". Leggi anche: Gregoretti, Nicola Molteni contro Luciana Lamorgese: "A bordo tre migranti pericolosi" D'altronde la nostra Costituzione vuole che i poteri dello Stato siano separati e indipendenti, "ma se uno dei poteri viene meno, il vuoto è riempito dal potere giudiziario che è proprio quello che invece dovrebbe controbilanciare". Per la Bongiorno Salvini deve essere orgoglioso, ricordando però la questione "tempi". "L'idea che un uomo possa rimanere per anni e anni a processo non dovrebbe piacere a nessuno - specifica -. E questo certamente lo farò presente a Matteo Salvini. Lui pensa di andare in aula e dimostrare davanti a tutti in tempi brevi che ha ragione. Però, questo rischia di non succedere. I tempi potrebbero essere lunghissimi e c'è il problema di restare bloccati per anni, ostaggi del processo". Motivo, questo, per cui l'ex ministro dell'Interno deve ponderare bene le mosse. 

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