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Teresa Bellanova a Giuseppe Conte: "Crisi inevitabile se non impediamo che l'Italia precipiti"

Cristina Agostini
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"Nessuna crisi di nervi", assicura Teresa Bellanova, "non è un problema nostro se qualcuno confonde l'avere a cuore l'interesse nazionale con la maleducazione. Non c'è stato da parte di Italia Viva un solo gesto in più di quanto annunciavamo da mesi", spiega la ministra dell'Agricoltura in una intervista a Il Corriere della Sera. Ma la crisi di governo "è inevitabile se non costruiamo un metodo di lavoro che governa i processi e impedisce il precipizio del Paese. Ci preoccupano i tanti punti di crisi aperti: dalle crisi occupazionali come quella di Air Italy a quelle industriali di Alitalia o Ilva, ai dati drammatici, a un reddito di cittadinanza che drena risorse importanti ma non genera occupazione, alle risorse sulle infrastrutture bloccate dalla burocrazia".  Leggi anche: "Renzi e quel colpo in canna pronto nella guerra a Conte". Vespa, la profezia peggiore sul governo: siamo finiti E sulla prescrizione: "Sarebbe meglio spiegare come mai il ddl con la riforma del processo penale sia arrivato giovedì sera mezz'ora dopo l'inizio del Consiglio. Ancora una volta un provvedimento delicato viene catapultato in Cdm senza passare dal pre-Consiglio".  Una "maleducazione sostanziale". Italia Viva, continua la Bellanova, "aveva deciso per l'assenza non per sabotare alcunché ma ribadire una posizione politica: più volte preannunciata, giustificata nel merito, legittima costituzionalmente, sacrosanta". E ribadisce: la mozione di sfiducia al ministro Alfonso Bonafede "non è all'ordine del giorno".   

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