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Giuseppe Conte, il retroscena: nel mirino il Quirinale, così Rocco Casalino lo ha convinto

Davide Locano
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Che il personaggio sia molto ambizioso, e scaltro, non è certo un mistero. Si parla del trasformista Giuseppe Conte, il premier in grado di passare da Lega a Pd con disinvoltura, rendendo a tempo record il Carroccio e Matteo Salvini i suoi peggiori nemici. Quell'avvocato del popolo che, pare, riuscirà anche a resistere all'offensiva di Matteo Renzi, tenendo in piedi il governicchio, magari a costo di creare una nuova maggioranza con i fantomatici responsabili. Sarebbe anche riuscito a convincere Sergio Mattarella della bontà dell'operazione. Insomma, complici anche alcuni alleati importanti, in primis in Vaticano, Conte resiste. E dimostra di sapersi muovere. Però, forse, si è montato la testa. Almeno stando a quanto rivela un retroscena de Il Giornale, in cui si dà conto - testuali parole - del "delirio di onnipotenza" del presidente del Consiglio. Leggi anche: "Ti è rimasta dignità?": Giorgia Meloni contro Conte Il punto è che, secondo chi gli è vicino, Giuseppe Conte si sarebbe messo in testa addirittura il Quirinale. "Dicono che l'avvocato covi un sogno apparentemente impossibile per uno il cui nome fino a tre anni fa non era mai comparso sulle pagine di un quotidiano. Un sogno con vista Colle", si legge sul quotidiano di via Negri. A gonfiare ulteriormente il suo ego sarebbe stato Rocco Casalino, ascoltatissimo da Conte, che facendo leva sui sondaggi che danno il gradimento di Conte molto alto gli avrebbe messo la pulce nell'orecchio. A rafforzare la convinzione, inoltre, il corteggiamento del Pd nei suoi confronti. Lui come successore di Sergio Mattarella. Piano, o sogno, la cui credibilità è tutta da vedere. Ma questo sogno la dice lunga, anzi lunghissima, sulla considerazione che il premier ha di se stesso.

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