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Cuperlo: "La direzione Pd non voti su Letta"

L'ex presidente del Pd chiede ai delegati di non pronunciarsi sulla proposta di Renzi che prevede un nuovo governo fino al 2018. L'obiettivo è far dimettere Letta spontaneamente

Ignazio Stagno
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Alla direzione Nazionale del Pd va in scena la cacciata di Letta e l'ascesa del rottamatore. Il tutto senza passare dalle urne. In casa Pd, come fecero con Prodi-D'Alema i governi si cambiano senza consultare gli elettori. E così Gianni Cuperlo nel suo intervento in direzione vuole evitare pure l'unico voto che era atteso, quello sulla proposta del segretario Renzi che di fatto chiede un nuovo governo. Cuperlo chiede alla direzione di non votare. Il tutto probabilmente per concedere l'onore della armi a Letta che potrebbe dimettersi sua sponte da palazzo Chigi evitando un voto di sfiducia da parte del suo partito: "Assumiamo la linea indicata dal segretario chiedo che la direzione non venga chiamata ad esprimersi oggi con un voto, anche per evitare che si crei un precedente", afferma Cuperlo. Ma da palazzo Chigi il premier attende il voto sul documento del segretario Renzi per decidere cosa fare. E così Cuperlo fa retromarcia e annuncia: "Assumiamo la linea politica indicata dal segretario", ha detto.   "Avevamo auspicato che non ci fosse il voto per evitare ulteriori lacerazioni, ma di fronte alla necessità di esprimersi sul documento proposto dal segretario voteremo a favore", ha chiarito. "Riteniamo necessario evidentemente che il partito, in direzione e nei gruppi parlamentari, discuta dei contenuti e dei programmi di questo nuovo impegno del Pd". Infine Cuperlo tradisce la sua emozione con un lapsus. Nel manifestare il sostegno della minoranza alla relazione di Matteo Renzi, Cuperlo dice: "il segretario ha illustrato i motivi che lo spingono oggi a ritenere necessaria una continuità". Una impercettibile pausa e dice: "no una discontinuità".   

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