Frigerio: "Ho incontrato Lupi 4 volte nell'ultimo anno". Il ministro: falso

di simone cerronidomenica 18 maggio 2014
Frigerio: "Ho incontrato Lupi 4 volte nell'ultimo anno". Il ministro: falso
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Prima le intercettazioni, poi la confessione, ancora tutta da accertare. Qualche giorno fa era uscita la notizia della presenza di un'intercettazione dell'inchiesta Expo che sembra implicare i piani più alti delle istituzioni. La punta della piramide delloSstato: il governo. L'intreccio è tra l'ex Dc Gianstefano Frigerio, ex parlamentare della Dc e poi di Forza Italia già arrestato e condannato per Tangentopoli, e le coop rosse, in particolare la Manutencoop Facility Management spa e il suo grande capo, Claudio Levorato, ad del gruppo. Il colloquio risale al 7 novembre 2013, quando a Palazzo Chigi c'era ancora Enrico Letta. In questa telefonata Frigerio spiegava la sua possibilità a sfruttare i suoi rapporti con il governo per ottenere appalti molto proficui. Oggi si viene a sapere che, Frigerio, durante il suo primo interrogatorio, ha fatto alcuni nomi di questi vertici. Gli incontri - Secondo quanto riporta Repubblica Frigerio ha confermato di aver incontrato l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, "più volte ma quasi mai da solo": o con il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, "ma una sola volta" o con il ministro (del Nuovo Centrodestra) delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ben "quattro volte negli ultimi dodici mesi". Peccato che il ministro i giorni scorsi aveva negato qualsiasi tipo di ingerenza nello scandalo sugli appalti Expo. Due giorni fa, aveva detto a Repubblica di non aver frequentato, né di aver visto, Frigerio negli ultimi anni: "Non lo vedo e non lo sento da quattro anni, è una cosa pazzesca e imbarazzante doversi giustificare per qualcosa che non sta né in cielo né in terra". Inoltre negava di aver ricevuto il famoso bigliettino evocato in una intercettazione da Frigerio per sponsorizzare all'Anas il manager regionale lombardo Rognoni. Pizzini ad Arcore - Per quanto riguarda invece i contatti tra gli indagati e Berlusconi e Maroni, dai verbali dell'indagine, pubblicati da Repubblica mercoledì 14 maggio, spuntano dei pizzini che sarebbero stati portati ad Arcore all'ex presidente del Consiglio e a Maroni. Gianni Rodighiero - collaboratore di Gianstefano Frigerio - si sarebbe occupato dei messaggi, tra i quali quelli da recapitare nella villa dell'ex Cavaliere. La presenza di Rodighiero ad Arcore - così come quella di Frigerio, arrestato con l'accusa di turbativa d'asta e corruzione - è documentata dai tabulati; le celle telefoniche registrano una presenza della Cupola anche al Pirellone. Maroni dopo le rivelazioni de La Repubblica ha twittato un post con scritto di voler presentare querela al giornale romano per il colegamento che lo vedrebbe coinvolto con Frigerio. Repubblica scrive falsità oscene su di me: oggi deposito querela con richiesta danni milionaria— Roberto Maroni (@RobertoMaroni_) 14 Maggio 2014