Giorgio Napolitano: "Voto anticipato? Piuttosto mi dimetto"

di Lucia Espositodomenica 21 settembre 2014
Giorgio Napolitano: "Voto anticipato? Piuttosto mi dimetto"
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Ieri Matteo Renzi e Silvio Berlusconi si sono incontrati nuovamente per rinsaldare il Patto del Nazareno, per tenere in vita l'accordo, decidere insieme le nomine e i provvedimenti che contano. I segnali di uno scricchiolio ci sono tutti: basta vedere le continue fumate nere sull'elezione dei giudici della Consulta: Luciano Violante e Donato Bruno non ce l'hanno fatto. E' ovvio  che - come scrive il vicedirettore di Libero Fausto Carioti - su Libero se questo stallo dovesse continuare sarà inevitabile andare al voto anticipato. C'è tuttavia il problema della legge elettorale con cui andare alle urne. Il nodo è sempre lo stesso: Renzi vorrebbe l'Italicum che prevede il premio di maggioranza e darebbe al Pd di governare senza ricorrere alle larghe intese. mentre il Consultellum potrebbe non andare male al Cav. C'è quindi lo scoglio pesantissimo che è quello della legge elettorale. Ma c'è un ostacolo forse ancora più insuperabile ed è il Presidente dalla Repubblica Giorgio Napolitano che si è messo di traverso. E, quando Matteo Renzi nel suo discorso alla Camera poi al Senato ha lasciato intravedere la possibilità del voto in primavera e ha mandato un messaggio molto chiaro. "Io non sciolgo le Camere, piuttosto mi dimetto. Alle elezioni semmai vi porterà il mio successore". 

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