Palermo, 1 mar. - (Adnkronos) - "La corruzione della classe politica è dettata solo da un'incontrollata smania di ricchezza e di potere". A dirlo, aprendo l'anno giudiziario della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti a Palermo, è stato il presidente Luciana Savagnone. Un fenomeno quello corruttivo "detestabile e biasimevole" dal punto di vista morale, ma anche "concausa dell'impoverimento dell'intera nazione". In Sicilia, poi, la corruzione "spesso lambisce e si intreccia con gli interessi dell'universo mafioso, ma anche quando è del tutto estraneo ad esso, in qualche modo, lo favorisce. I reati di corruzione - spiega Savagnone- anche quelli apparentemente di scarso rilievo, rendono più fertile il terreno su cui si sviluppa e cresce la delinquenza mafiosa, attraverso il perseguimento di interessi economici comuni, connivenze, reciproche protezioni".