Viterbo, 8 nov. - (Adnkronos) - "Il Governo Monti col decreto di riordino delle Province ci impone di rispettare delle scadenze e il patto di stabilita', pena il commissariamento, e noi presidenti ci adegueremo a queste prescrizioni normative. Ma i cittadini devono sapere di chi e' la colpa se vedranno ridotti i servizi sul territorio". Cosi' il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, interviene sulla discussione di questa mattina durante l'assemblea dell'Upi a Roma, che ha visto la ratifica dell'elezione a presidente dell'Unione delle Province d'Italia di Antonio Saitta, presidente dell'amministrazione provinciale di Torino, che succede al dimissionario Giuseppe Castiglione. "Il Governo ha previsto tagli alle Province per 500 milioni di euro nel 2012 e per 1,5 miliardi nel 2013 - continua - Entro aprile 2013, poi, le Province accorpate come quelle di Viterbo e Rieti dovranno presentare dei bilanci in attivo o comunque in pareggio, ma senza i fondi corrisposti dallo Stato centrale sara' impossibile mantenere inalterati i servizi. Questa mattina in sede Upi, su proposta del presidente Saitta e dei colleghi di altre regioni, abbiamo preso atto della necessita' di rivedere l'organizzazione dell'orario scolastico negli istituti superiori di competenza delle Province: probabile che arriveremo ad una piu' lunga chiusura invernale e ad un prolungamento delle lezioni nei mesi estivi. Cio' per risparmiare sul riscaldamento, perche' i soldi per pagarlo non ci sono piu'. Se poi sara' necessario effettuare interventi strutturali su alcuni dei ventisette immobili scolastici della Tuscia, allora saremo costretti a chiudere gli istituti perche' non avremo soldi per pagare la manutenzione straordinaria dei plessi". (segue)